Un giovane appartenente alla galassia anarco-insurrezionalista è stato arrestato a Napoli dalla Polizia per associazione terroristica e atto di terrorismo con ordigni esplosivi. L’arresto è avvenuto in seguito all’attentato al consolato onorario di Grecia avvenuto il 4 marzo 2021 in corso Vittorio Emanuele. Secondo le indagini della Digos, il ragazzo, insieme a un complice, avrebbe utilizzato un ordigno improvvisato e di fabbricazione illegale composto da un artificio pirotecnico esplodente denominato “Rambo”.

L’attentato, mai rivendicato, è stato ricondotto alla galassia anarco-insurrezionalista sia per le modalità di svolgimento e la tipologia dell’ordigno utilizzato, sia per l’esistenza, in quel periodo, di una campagna anarchica di solidarietà internazionale nei confronti di Dimitris Koufondinas, ex membro del gruppo terroristico greco “17 novembre”, detenuto nelle carceri greche in sciopero della fame.

Il reato contestato è aggravato dall’aver agito per finalità di terrorismo ed eversione dell’ordine democratico, in particolare allo scopo di destabilizzare le istituzioni della Grecia e costringere le stesse a modificare o ad astenersi con riferimento a decisioni attinenti al trattamento carcerario dei soggetti condannati per delitti in materia di terrorismo.

Questo episodio dimostra ancora una volta come la violenza e il terrorismo non siano mai strumenti accettabili per portare avanti le proprie idee e le proprie battaglie. La lotta per la giustizia sociale e la difesa dei diritti deve avvenire all’interno dei canali democratici e attraverso il dialogo costruttivo. La violenza, al contrario, non fa altro che generare ulteriore violenza e instabilità, mettendo in pericolo la vita di innocenti e minando la stabilità delle istituzioni democratiche.

È importante che le forze dell’ordine siano sempre vigili e pronte ad agire per impedire che simili atti di violenza possano ripetersi. Allo stesso tempo, è fondamentale che la società civile si mobiliti per promuovere la cultura della legalità e della democrazia, contrastando ogni forma di estremismo e di intolleranza. Solo così potremo costruire un futuro di pace e di giustizia per tutti.

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