Il Giudice per le indagini preliminari Vincenzo Landolfi ha deciso di non procedere nei confronti di Antonio Calabrese e Roberto Sacchetta, accusati di abuso d’ufficio in concorso e falso. La Procura aveva richiesto il rinvio a giudizio, ma il giudice ha accolto le conclusioni delle difese.
I fatti risalgono a settembre 2020, quando Calabrese avrebbe procurato un presunto “ingiusto vantaggio patrimoniale” a Sacchetta, assegnandogli in via provvisoria un alloggio di edilizia residenziale pubblica ad Apice. Secondo la Procura, l’assegnazione sarebbe stata effettuata in violazione delle procedure e con un atto considerato illegittimo e falso.
L’inchiesta dei vigili urbani di Apice ha portato alla richiesta di processo per i due imputati, ma il giudice ha deciso di proscioglierli. L’Acer, parte civile, era rappresentata dall’avvocato Giuseppe Guida.
Questa decisione del giudice ha sollevato diverse polemiche, in quanto molti ritengono che ci sia stata un’ingiustizia nei confronti dei cittadini che hanno bisogno di un alloggio sociale. Tuttavia, è importante sottolineare che la decisione del giudice è stata presa in base alle prove presentate durante l’udienza preliminare e alle conclusioni delle difese.
In ogni caso, è necessario che le autorità competenti continuino a vigilare sulla corretta applicazione delle procedure e delle leggi in materia di assegnazione degli alloggi pubblici, per garantire il rispetto dei diritti dei cittadini e la trasparenza delle istituzioni.