Dopo dodici anni di processo, è stata finalmente emessa la sentenza per la morte dell’operaio Nicola Quaranta, avvenuta il 14 febbraio 2011. L’uomo, originario di Postiglione, perse la vita cadendo dall’impalcatura di un cantiere edile.

La scorsa estate, Esterina Lettieri e Gennaro Gorrasi, committente dei lavori e ingegnere progettista, sono stati assolti dall’accusa di omicidio colposo. Invece, i fratelli Stefano e Giovanni La Manna, titolari della ditta, sono stati condannati a tre anni di reclusione.

Tuttavia, la Corte di Appello ha dichiarato l’assoluzione per Lettieri e Gorrasi, poiché non avevano commesso il fatto. Inoltre, è stato accertato che Quaranta non era caduto dall’impalcatura del cantiere di Lettieri a Roccadaspide, ma dal cantiere di Aquara. Pertanto, i fratelli La Manna sono stati deferiti.

La decisione della Corte di Cassazione ha confermato la sentenza emessa in Appello. È stato un processo lungo e doloroso per i familiari di Quaranta, che hanno finalmente ottenuto giustizia per la sua morte tragica. La sentenza rappresenta un importante passo avanti nella tutela dei lavoratori e nella prevenzione degli incidenti sul lavoro.

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