Un uomo di 47 anni è stato assolto dal reato di maltrattamenti in famiglia ma dovrà prestare lavori di pubblica utilità per quattro mesi per il solo reato di lesioni personali aggravate in danno del figlio minorenne della sua compagna. L’uomo, pluripregiudicato, era accusato di aver costretto la sua compagna a subire continue vessazioni, umiliazioni e violente aggressioni fisiche nel corso della loro relazione sentimentale iniziata nel 2018. L’ultimo episodio di violenza era avvenuto il 22 dicembre 2020, quando l’uomo, in preda ai fumi dell’alcool, si era accanito anche sul figlio 15enne della sua compagna con morsi, calci e pugni, provocandogli lesioni guaribili in 12 giorni. . La sentenza di primo grado ha assolto l’uomo dal reato di maltrattamenti in famiglia, in quanto tra l’uomo e la vittima non vi fosse mai stata una stabile convivenza, ma lo ha condannato per il solo reato di lesioni semplici nei confronti del minore alla pena alternativa dei lavori di pubblica utilità.

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