Ieri sera si è verificata un’altra aggressione presso il pronto soccorso dell’ospedale Moscati di Avellino. Una infermiera, incaricata di accogliere i pazienti, è stata aggredita da una donna incinta che si lamentava di forti dolori addominali. Fino ad oggi non è stata presentata alcuna denuncia. Secondo quanto si è appreso, la paziente avrebbe prima spinto e poi tirato i capelli all’infermiera.

L’intervento di un agente di Polizia di Stato in servizio presso l’azienda ospedaliera e di un vigilante privato ha posto fine alla colluttazione. Sul posto è giunta anche una volante della Questura di Avellino. Il sindacato Nursind ha condannato la gravità dell’ennesima aggressione contro gli operatori sanitari impegnati nel settore dell’emergenza e ha chiesto ai vertici di Asl e Azienda ospedaliera di costituirsi sempre e comunque parte civile rispetto alle aggressioni che mettono a rischio l’incolumità di medici e infermieri.

“Sconcerta la frequenza degli episodi di violenza nei confronti degli operatori sanitari” ha dichiarato Vincenzo Alaia, presidente della commissione regionale Sanità. Nella tarda mattinata di domenica, sempre ad Avellino, è stata denunciata l’aggressione ad un medico e al personale del 118 da parte del paziente che stavano soccorrendo.

L’aggressione agli operatori sanitari è un fenomeno inaccettabile che deve essere affrontato con la massima serieta’. Gli operatori sanitari sono impegnati nel salvare vite umane e non possono essere esposti a rischi di violenza. È necessario che le autorità competenti intervengano per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e per punire i responsabili di tali atti di violenza. Solo in questo modo si potrà garantire un servizio sanitario sicuro e di qualità per tutti i cittadini.

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