Il Comune di Parete ha dato il via libera alla riqualificazione degli spazi interni all’opificio industriale ex Resit, che diventerà un centro di raccolta per il Comune. Il progetto, del valore di un milione e 481mila euro, è stato presentato al Ministero dell’Interno per la Gestione dei Fondi europei e programmi operativi nazionali. Il Governo ha approvato l’intervento e lo ha ammesso a finanziamento. Il tecnico incaricato ha consegnato il progetto definitivo il 22 marzo e la giunta comunale ha dato il via libera ai lavori. L’opificio industriale ex Resit apparteneva a Cipriano Chianese, noto come il “re delle ecomafie”, che è stato condannato a 18 anni di carcere per associazione camorristica e avvelenamento di acque. Chianese è stato riconosciuto responsabile del disastro ambientale della discarica Resit di Giugliano in Campania, gestita dalla camorra, che si trasformò in una bomba ecologica. Il poliziotto Roberto Mancini, il primo a indagare su quello sversamento illegale, morì nel 2014 a causa di un tumore causato dal continuo contatto con i rifiuti tossici e radioattivi durante il suo lavoro d’inchiesta.