Il 2020 è stato un anno difficile per tutti, ma per alcuni napoletani si è rivelato particolarmente complicato a causa di un errore dell’amministrazione comunale. Nel tentativo di dare respiro alla ristorazione, il sindaco de Magistris aveva concesso permessi per installare sedie e tavolini all’esterno dei locali. Tuttavia, nel centro storico le strade sono strette e la presenza contemporanea di automobili e tavolini nello stesso spazio violava le norme del codice della strada. Così sindaco e Giunta decisero di trasformare l’area del centro storico, nelle ore serali, in zona pedonale con totale divieto di circolazione.

Il problema è che questa improvvisa variazione di norme non fu comunicata ai napoletani che, come d’abitudine, durante la sera circolavano senza limiti. La situazione diventò evidente solo a fine estate 2020, quando i primi verbali arrivarono ​a molti napoletani. Chi transitava abitualmente in quell’area si è ritrovato con decine di verbali da pagare, provocando proteste e rabbia. L’allora sindaco de Magistris annunciò pubblicamente che quei verbali sarebbero stati annullati, ma dopo qualche settimana la giunta scoprì che non c’era nulla da fare. I verbali spediti automaticamente dalle telecamere del centro antico di Napoli non potevano essere cancellati.

Sindaco e assessori hanno trovato solo una maniera per uscire dall’impasse: firmare una delibera che annullava la creazione dell’area pedonale, spiegando che era stata creata in maniera irregolare. Sulla base di quella delibera, tutti i napoletani che erano stati multati sono stati invitati a fare ricorso presentando quella stessa delibera. Molti si sono accollati l’onere di contestare le contravvenzioni e sono riusciti a uscire indenni da quella tempesta causata da un errore del Comune; altri hanno tentato la via della contestazione ma il documento varato dalla giunta comunale non si è rivelato utile alla cancellazione della sanzione.

Molti altri, invece, si sono fidati ciecamente delle parole del sindaco de Magistris e hanno pensato che le contravvenzioni sarebbero state cancellate, le hanno messe da parte e non ci hanno più pensato. Tuttavia, negli ultimi giorni hanno iniziato a ricevere le cartelle esattoriali per quelle contravvenzioni illecite che dovevano essere cancellate e invece sono rimaste in vita, con tutte le conseguenze del caso.

La situazione è diventata insostenibile per molti napoletani che si sono rivolti al deputato Francesco Emilio Borrelli per chiedere una soluzione ragionevole a questo problema che va avanti da anni. La nuova amministrazione comunale dovrà trovare una soluzione per risolvere questa situazione paradossale che ha causato un grave danno economico al Comune e continua a creare disagi ai cittadini.

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