Il terrapieno franato lo scorso 25 marzo in via Michele Morcaldi, a pochi metri dall’Abbazia Benedettina della SS. Trinità, non sarà messo in sicurezza a breve. Inizialmente il proprietario del costone si era detto disponibile al ripristino dell’area, ma poi ha avanzato perplessità sui lavori effettuati negli anni scorsi dalla Provincia, proprietaria della strada di collegamento all’Abbazia Benedettina. Il proprietario ha inviato diverse missive ai legali della Provincia di Salerno e al Comune di Cava de’ Tirreni per far luce sulle motivazioni e sulle eventuali responsabilità del crollo. Su sollecitazione dell’amministrazione comunale, il presidente della Provincia, Franco Alfieri, ha convocato un tavolo di lavoro per trovare un’intesa sulla realizzazione dei necessari lavori di messa in sicurezza della strada. All’incontro parteciperanno i tecnici della Provincia, il proprietario del costone franato e una delegazione dell’amministrazione comunale di Cava de’ Tirreni, con il sindaco Vincenzo Servalli e l’assessore ai lavori pubblici Nunzio Senatore. Prima di procedere alla rimozione del terreno caduto sulla strada provinciale è necessario mettere in sicurezza la parte sovrastante e l’intervento di varie figure tecniche. Poiché il tratto interessato dal cedimento è parte integrante delle mura medioevali che circonda il borgo del Corpo di Cava, è necessario anche l’intervento della Soprintendenza. Nel frattempo, la comunità monastica dell’Abbazia Benedettina della SS. Trinità resta parzialmente isolata, raggiungibile soltanto dall’antica scalinata che scende dall’antico borgo del Corpo di Cava, un percorso suggestivo ma impervio e disagevole. Raggiungere l’Abbazia, almeno per le prossime settimane, sarà problematico sia per i turisti che per i fedeli.

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