A Napoli, un gruppo di architetti e ingegneri sta lavorando al progetto esecutivo per trasformare il deposito “Stella Polare” dell’Anm in un museo dei reperti antichi ritrovati durante gli scavi della metropolitana. Tuttavia, da qualche giorno, un gruppo di abusivi si è insediato stabilmente all’interno del deposito, trasformando le stanze destinate agli autisti in camere d’appartamento, l’area parcheggio in un ricovero per le auto degli occupanti e chiudendo l’immenso cancello con le chiavi del nuovo lucchetto.

Nonostante l’importanza del progetto e la necessità di proteggere il patrimonio culturale della città, l’intera porzione della città sembra assistere allo scempio delle occupazioni senza nemmeno provare ad opporsi. Il blitz che ha portato all’occupazione del deposito risale certamente a qualche settimana, almeno a giudicare dalle modifiche già apportate alla struttura.

Le stanze dove si fermavano gli autisti sono già allestite come comode casette, con tende, divani e letti. Nella gigantesca area di parcheggio si intravedono almeno tre automobili e un furgoncino, mentre i bambini giocano con un pallone. Gli occupanti hanno anche posizionato una catena leggermente discosta dal cancello per evitare la sosta e consentire un comodo passaggio per le loro vetture. Davanti al portone è stato attaccato uno sgangherato cartello di divieto di sosta e di fermata proveniente dalla città di Roma.

Nonostante la presenza degli occupanti, alla fine di dicembre è stato ufficialmente affidato il mandato a un gruppo di architetti e ingegneri per realizzare la progettazione esecutiva relativa alla trasformazione degli ambienti del deposito dismesso dall’Anm. Secondo le intenzioni dell’amministrazione, in quell’immobile dovrà nascere un museo destinato ad ospitare tutti i ritrovamenti archeologici venuti fuori durante gli scavi della metropolitana di Napoli, oggi custoditi in capannoni presso il deposito dei treni della metro a Piscinola.

La nuova destinazione museale, finanziata con 8 milioni nel Piano di Azione e Coesione di Napoli, prevede il trasferimento di tutto il materiale e la valorizzazione di una larga parte dei reperti con un’area destinata all’esposizione. Il progetto condiviso con la Soprintendenza, chiamato “Archeolab”, ipotizza anche spazi per i ricercatori, zone per lo stoccaggio dei reperti che non andranno in mostra e spazi realizzati ad hoc per ospitare le navi romane recuperate durante gli scavi di piazza Municipio.

Tuttavia, la presenza degli occupanti abusivi nel deposito “Stella Polare” sta mettendo a rischio il progetto di creare un museo dei reperti antichi. Il presidente della commissione mobilità, Gaetano Simeone, ha chiesto all’amministrazione di sapere cosa accade in quel deposito e se ci sono possibilità di interventi immediati per liberare l’area. In passato, la polizia municipale ha già effettuato un intervento per scacciare un piccolo gruppo di occupanti, ma questa volta la presenza di donne e bambini potrebbe rendere più complesse le eventuali operazioni di sgombero.

Simeone si augura che si intervenga presto per impedire che eventi analoghi si possano ripetere anche in altri depositi Anm attualmente dismessi. Bisogna fermare sul nascere queste iniziative, a tutela di beni che appartengono a tutti i napoletani.

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