Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha definito Auschwitz come “un luogo dell’orrore” durante la sua visita di Stato nella Repubblica di Polonia. Dopo aver visitato il museo di Auschwitz-Birkenau, il capo dello Stato ha partecipato alla tradizionale Marcia dei vivi in memoria delle vittime dell’Olocausto. Mattarella si è fermato davanti al muro della morte dove venivano fucilati i prigionieri e ha incontrato le sopravvissute alla deportazione nel campo di concentramento, le sorelle Andra e Tatiana Bucci. Il presidente ha sottolineato l’importanza di continuare a ricordare e ha lanciato un appello ai giovani affinché trasmettano la memoria alle future generazioni. Durante la cerimonia conclusiva della Marcia dei vivi, Mattarella ha condannato i regimi fascisti europei che consegnarono i propri concittadini ai carnefici nazisti e ha ricordato i milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario contro l’umanità. Insieme al presidente c’erano anche le sopravvissute italiane della Shoah, le sorelle Bucci, che furono deportate con la famiglia ad Auschwitz all’età di quattro e sei anni e lì separati dai genitori. La madre delle due bambine riuscì a ritrovare le figlie dopo oltre due anni di ricerche e a riportarle a casa, mentre il piccolo Sergio De Simone, cugino delle sorelle, fu ucciso dalle SS all’età di sette anni. Mattarella ha concluso la sua visita a Auschwitz con un appello alla pace e alla solidarietà tra i popoli per evitare che tragedie come quella dell’Olocausto possano ripetersi.

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