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Un uomo di quarant’anni di Torre del Greco è stato indagato a Bologna come prestanome della ‘Ndrangheta. Si era trasferito a Bologna da qualche anno e aveva intrecciato relazioni pericolose con esponenti della ‘Ndrangheta emigrati in Emilia Romagna. L’uomo è uno dei destinatari del provvedimento richiesto e ottenuto dalla direzione distrettuale antimafia con cui è stato posto sotto sequestro l’intero complesso aziendale del bar-ristorante ‘Lo Stalliere’ di Modena. Il principale indagato dell’inchiesta per trasferimento fraudolento di valori è Rocco Gioffrè, originario di Gioia Tauro e ritenuto contiguo alla criminalità organizzata calabrese. I restanti indagati sono due emiliani e il quarantenne di Torre del Greco, che secondo l’accusa, erano gli intestatari fittizi del bar-ristorante di cui il vero dominus occulto era il 64enne. Le indagini della guardia di finanza di Bologna hanno accertato che l’uomo ha fittiziamente intestato ai prestanome le quote sociali, i conti correnti e tutti i beni strumentali riconducibili all’attività di ristorazione con lo scopo di eludere l’applicazione di misure di prevenzione patrimoniali. Dopo il sequestro, il locale è stato affidato a un curatore per garantire la prosecuzione dell’attività. L’indagine rappresenta una seconda tranche dell’operazione ‘Radici’, che lo scorso ottobre aveva portato all’esecuzione di 23 misure cautelari personali e al sequestro di beni per un valore di circa 30 milioni di euro.

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