La giustizia, anche se tarda, alla fine arriva. È quanto è accaduto nel caso dell’hotel Hermitage, con sede a Capua e Castellammare di Stabia, di proprietà di Pasquale Cilento. Dopo più di vent’anni, il tribunale di Napoli ha emesso la sentenza, condannando tre persone per usura ed estorsione ai danni del proprietario dell’albergo.

Pino Ingegno è stato condannato a tre anni e sei mesi, Gaetano Ingegno a tre anni e Rosaria Lucignano a due anni e due mesi. La vicenda risale agli anni 2000, fino al 2009, e riguarda diverse ipotesi di usura ed estorsione del valore di circa un milione di euro.

Grazie al lavoro degli avvocati Gianluca Giordano e Andrea Balletta, costituiti parti civili nei confronti degli imputati, è stata accertata la verità. Cilento e sua moglie, la farmacista Ermelinda Piras, sono stati sottoposti a un prestito usuraio che ha causato loro notevoli danni economici.

La sentenza è un segnale importante per la lotta all’usura e all’estorsione, due fenomeni criminali che ancora oggi colpiscono molte persone. È importante che la giustizia faccia il suo corso, anche se in ritardo, per garantire la tutela dei diritti dei cittadini e la legalità.

In conclusione, la sentenza del tribunale di Napoli è un passo avanti nella lotta all’usura e all’estorsione.

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