Nessuna intercettazione a carico del suo assistito è stata trovata con i presunti vertici del sodalizio criminale. Questo è il risultato del controesame al quale si è sottoposto il maresciallo dei carabinieri del comando provinciale di Avellino. Il caso riguarda l’imputato M.G., accusato di turbativa d’asta per un immobile sito in Montoro e di associazione di stampo mafioso poiché presunto membro del clan Partenio.

Difeso dall’avvocato Rosaria Vietri, M.G. è stato assolto dalle accuse poiché non è emersa alcuna intercettazione telefonica tra lui e i membri del presunto clan Partenio. Al contrario, è emerso che proprio gli esecutati, unitamente al M.C. C., avevano architettato un piano per fare in modo che l’asta andasse deserta, usando ogni stratagemma, addirittura ottenendo notizie riservate sulla partecipazione dei vari utenti all’asta.

L’avvocato Vietri ha evidenziato che è emersa una vera e propria organizzazione finalizzata a scoraggiare la partecipazione dei vari utenti all’asta. Inoltre, colui che oggi è imputato per avere presentato l’offerta per partecipare all’asta, è stato minacciato dal gruppo su citato unitamente anche a tale C.L.

Alla luce di quanto emerso, l’avv. Vietri Rosaria chiederà la revoca della misura cautelare emessa in danno del proprio assistito, che appare essere stato inglobato in un procedimento senza avere commesso alcuna illeceità e senza che sia stata provata in alcun modo la sua connivenza e partecipazione al presunto clan Partenio. L’udienza per il prosieguo istruttorio è stata rinviata al 26 aprile.

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