Un uomo di 41 anni di Fisciano è stato assolto dall’accusa di tentato omicidio della figlia. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Il Mattino”, il giudice ha stabilito che l’uomo non era capace di intendere e di volere al momento del gesto, avvenuto alla fine di ottobre dello scorso anno, quando ha lanciato la propria bimba di 2 anni dalla finestra di casa.

Il giudice ha quindi deciso di condannare l’uomo a cinque anni di Rems (Residenza esecuzione misure di sicurezza), ma la durata della pena potrà variare in base alle valutazioni dei medici che lo avranno in cura.

Questa sentenza solleva molte domande sulla giustizia e sulla responsabilità penale. È giusto assolvere una persona che ha commesso un gesto così terribile, solo perché al momento non era capace di intendere e di volere? Oppure si tratta di una decisione giusta e giustificata dal punto di vista medico-legale?

In ogni caso, il gesto dell’uomo è stato terribile e ha avuto conseguenze terribili per la sua famiglia. La figlia è sopravvissuta alla caduta, ma ha subito gravi lesioni e dovrà probabilmente vivere con le conseguenze di questo incidente per tutta la vita.

Speriamo che questa sentenza possa portare alla riflessione su come prevenire i casi di violenza domestica e come aiutare le persone che soffrono di problemi mentali o emotivi a trovare il supporto e la cura di cui hanno bisogno. Nessuna famiglia dovrebbe mai dover affrontare una tragedia come questa.

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