La Rsa di Volturara Irpina è stata al centro di un focolaio Covid che ha causato la morte di otto anziani e il contagio di 72 persone tra degenti ed operatori. Oggi si è tenuta un’udienza camerale presso il tribunale di Avellino, durante la quale i difensori dei tre imputati hanno chiesto l’accoglimento della richiesta di archiviazione avanzata dal pubblico ministero Maria Teresa Venezia, in quanto ritiene che non ci sia il cosiddetto “nesso eziologico” tra la mancata adozione di misure e il decesso. Tuttavia, gli avvocati dei familiari delle vittime hanno presentato opposizione alla richiesta di archiviazione, ritenendola superficiale, ingiusta ed offensiva verso la memoria dei loro defunti.
Inoltre, i familiari delle vittime hanno chiesto che vengano disposti ulteriori accertamenti con la riapertura delle indagini sui vertici della Rsa di Volturara. Tre le persone accusate a vario titolo di epidemia colposa, omicidio colposo, abbandono di incapace, omissione in atti d’ufficio. Gli avvocati Rocco Bruno, Gerarda Pennella, Giovanna Pennacchio, Rosa Barletta e Irene Mariano, che rappresentano i familiari delle vittime, chiedono che sia fatta luce su questa grave vicenda.
La decisione del gip Fabrizio Ciccone è attesa a breve e si spera che possa fare giustizia per le vittime e le loro famiglie. È importante che si faccia chiarezza su questa vicenda per evitare che situazioni simili possano ripetersi in futuro. La salute degli anziani e dei più deboli deve essere sempre al centro delle attenzioni e delle politiche pubbliche, soprattutto in un momento come quello attuale, in cui il Covid-19 rappresenta una minaccia per tutti.