Il caso dell’omicidio di Marzia è stato un vero e proprio orrore a Pontecagnano Faiano. La giovane di soli 29 anni era stata gestita dai servizi sociali fin dall’età di 7 anni, ma poi era fuggita con i suoi fidanzati e si era trasferita in Campania.

La sua fine è stata tragica: secondo l’accusa, Mariabarbara Vacchiano, il compagno Damiano Noschese e il loro figlio minorenne l’hanno uccisa il 6 marzo, la sera stessa in cui Marzia aveva chiesto una cioccolata per il suo compleanno. La ragazza era ignara del tragico destino che l’attendeva.

La fidanzata di Vito Vacchiano ha raccontato ai carabinieri di aver chiesto a Barbara dove fosse Marzia, ma la donna le aveva risposto che era andata dalla madre a Milano. La ragazza aveva quindi mangiato la cioccolata che aveva promesso a Marzia, senza sapere che la giovane era stata uccisa.

Il pm Licia Vivaldi ha chiesto e ottenuto l’ordinanza di custodia cautelare in carcere per omicidio premeditato pluriaggravato, torture e maltrattamenti nei confronti di Mariabarbara Vacchiano e del compagno Damiano Noschese. Il figlio minorenne è stato invece arrestato su ordine del Tribunale per i minorenni.

Il caso ha scosso profondamente la comunità di Pontecagnano Faiano e ha suscitato un’ondata di indignazione e sconcerto. L’omicidio di Marzia è un triste esempio di violenza e abuso che non deve essere dimenticato e che deve spingere le istituzioni a fare di più per proteggere le persone più vulnerabili.

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