Oggi a Napoli si è tenuta la manifestazione “Napoli Antifa” in occasione del 25 aprile. Durante il corteo, alcuni attivisti del Laboratorio occupato Insurgencia hanno lanciato dei pomodori contro il palazzo della prefettura in piazza del Plebiscito. Il gesto è stato definito “simbolico” e fatto “a imperitura memoria del sangue che i migranti versano per arrivare sulle nostre coste”.

La manifestazione è partita da piazza Garibaldi e ha attraversato le strade del quartiere Vasto, dove alcuni manifestanti hanno contestato la Cgil davanti alla sede del sindacato. Il corteo si è poi mosso in direzione di Porta Capuana e corso Umberto e, a seguire, via Medina, piazza Municipio fino a piazza del Plebiscito.

Qui, davanti al palazzo della prefettura, alcuni attivisti hanno lanciato i pomodori contro il portone, che è stato chiuso. La presenza delle forze dell’ordine ha impedito ai manifestanti di avvicinarsi ulteriormente all’ingresso della prefettura.

L’azione dei manifestanti ha provocato diverse reazioni, tra cui quella del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, che ha condannato il gesto definendolo “un atto di violenza inaccettabile”. Anche il prefetto di Napoli, Marco Valentini, ha espresso la sua disapprovazione, sottolineando che il lancio di pomodori è “un gesto di cattivo gusto che non ha nulla a che fare con la democrazia”.

La manifestazione di oggi a Napoli ha visto la partecipazione di diverse associazioni e movimenti, che hanno voluto esprimere la propria solidarietà nei confronti dei migranti e denunciare le politiche migratorie del governo italiano. L’episodio del lancio di pomodori, tuttavia, ha offuscato il messaggio di pace e solidarietà che la manifestazione voleva trasmettere.

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