Un uomo di 41 anni di Fisciano è stato assolto dal tentato omicidio della sua figlia di 2 anni, poiché giudicato non imputabile. La sentenza è stata emessa dal gup del tribunale di Nocera Inferiore dopo il rito abbreviato. L’uomo dovrà trascorrere cinque anni in una Rems, ma la durata potrebbe variare in base alle valutazioni dei medici che lo avranno in cura.
Una terza perizia, richiesta dal tribunale, ha confermato che l’uomo era incapace di intendere e di volere al momento dell’evento, a causa di un disturbo psicotico breve con marcato fattore di stress. Il disturbo ha avuto il suo inizio quando l’uomo, alcuni giorni prima dell’evento, ha immaginato che un pacco postale contenesse una bomba destinata alla figlia, mentre in realtà conteneva solo un termometro ordinato online.
La sera in cui ha lanciato la figlia dalla finestra, l’uomo aveva assunto due farmaci prescritti da un neuropsichiatra per il trattamento dell’agitazione, dei disordini di personalità e della schizofrenia. Ai carabinieri che lo hanno trovato in stato di choc, ha detto di averlo fatto dopo aver sentito “la voce di Dio che mi diceva di farlo”.
La sentenza ha suscitato molte reazioni, in particolare da parte dei familiari della bambina e della comunità locale. Molti si sono chiesti come sia possibile che un padre possa fare una cosa del genere alla propria figlia. Tuttavia, è importante ricordare che la malattia mentale è una realtà che colpisce molte persone e che può portare a comportamenti estremi.
La sentenza mette in luce l’importanza di una diagnosi precoce e di un trattamento adeguato per le persone affette da disturbi mentali. È fondamentale che le persone che soffrono di disturbi psichiatrici ricevano l’assistenza medica necessaria per gestire la loro malattia e prevenire comportamenti pericolosi per se stessi e per gli altri.
In conclusione, la sentenza del tribunale di Nocera Inferiore ha sollevato molte domande e preoccupazioni, ma ci ricorda anche l’importanza di affrontare il problema della malattia mentale in modo serio e responsabile.
