Arrestati due presunti affiliati del clan camorristico Cava, accusati di tentata estorsione nei confronti di un imprenditore. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal gip di Napoli su richiesta della Dda partenopea e eseguita dai Carabinieri del Comando provinciale di Avellino. Secondo le indagini, i due indagati avrebbero minacciato l’imprenditore offrendogli la loro protezione per continuare a svolgere la sua attività, previo pagamento di una tangente, dopo l’incendio subito da un escavatore. La vittima ha presentato denuncia, consentendo così l’avvio delle indagini culminate nell’arresto dei due presunti affiliati del clan camorristico Cava. Tra gli arrestati figura anche Bernardo Cava, nipote del boss Biagio, considerato per decenni il capo incontrastato del clan camorristico, deceduto alla fine del 2017. Bernardo Cava era stato denunciato due anni fa per truffa ai danni dello Stato per l’indebita percezione del reddito di cittadinanza. La finalità di agevolare il clan camorristico Cava, operante nei territori di Baiano e nel Vallo di Lauro in provincia di Avellino, e il metodo mafioso aggravano le accuse nei confronti dei due arrestati.

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