Due uomini, Bernardo Cava e Pellegrino Crisci, sono stati arrestati per tentata estorsione ai danni di un imprenditore di Sirignano. I due hanno scelto di non rispondere alle domande del giudice, accompagnati dai loro avvocati, Alessandro Del Grosso e Gaetano Aufiero. La misura cautelare è stata firmata dal giudice Leda Rosetti e gli avvocati hanno annunciato che ricorreranno al Tribunale del Riesame di Napoli. I Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino avevano eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, a carico dei due soggetti ritenuti gravemente indiziati del delitto di tentata estorsione ai danni di un imprenditore, reato aggravato dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare il clan camorristico Cava, che opera nei territori di Baiano e nel Vallo di Lauro. Gli indagati avrebbero minacciato la persona offesa per continuare a svolgere la sua attività, previo pagamento di una tangente, in seguito all’incendio di un escavatore. La vittima ha presentato denuncia e le indagini di Carabinieri e Direzione Distrettuale Antimafia hanno condotto a un’immediata risposta ai tentativi estorsivi del clan.

Articolo precedenteTragedia a Roccamonfina: giovane di 21 anni muore in incidente con il trattore
Articolo successivoL’ex sottosegretario all’Economia Nicola Cosentino condannato in via definitiva a 10 anni di reclusione

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui