La Corte di Cassazione ha deciso di rifare il processo di secondo grado per il tentato omicidio avvenuto in seguito all’assassinio di Nicholas di Martino, avvenuto il 25 maggio 2020 a Gragnano. La decisione è stata presa in seguito al ricorso presentato dai legali degli imputati, tra cui tre cugini della vittima. La Suprema Corte ha accolto il ricorso fondato sull’esclusione dell’aggravante mafiosa e sulla negazione delle attenuanti generiche. Secondo le indagini, i quattro imputati organizzarono un agguato ritorsivo a colpi di pistola contro un amico di uno di loro, che rimase ferito alla mano. La morte di Nicholas di Martino è stata messa in relazione con l’agguato successivo. Nicholas era figlio di Maria Carfora, sorella del boss ergastolano Nicola Carfora detto “‘o fuoco”.