Nel carcere di Salerno, il personale del Corpo di Polizia Penitenziaria ha effettuato un importante rinvenimento di droga e telefoni cellulari. Durante una perquisizione ordinaria, gli agenti hanno trovato due smartphone, un microtelefono e una sostanza stupefacente all’interno di una cella. Il segretario provinciale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE), Giuliano Verdino, ha evidenziato l’importanza dello scrupolo con cui gli uomini della Polizia Penitenziaria ispezionano le celle per garantire la sicurezza interna dell’istituto e stroncare la circolazione illegale di droga e oggetti non consentiti tra le sbarre.

Il SAPPE ha sottolineato che è necessario un intervento immediato dell’amministrazione per contrastare l’uso di telefonini e droga all’interno dei penitenziari italiani, al fine di garantire legalità e sicurezza. Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha evidenziato che la Polizia Penitenziaria in tutta la Nazione porta avanti una battaglia silenziosa per evitare lo spaccio capillare e drammatico all’interno delle carceri italiane, a causa dell’alto numero di tossicodipendenti tra i detenuti.

L’attività di intelligence e di controllo del carcere da parte della Polizia Penitenziaria diventa quindi fondamentale e deve essere supportata con un adeguato aggiornamento professionale dei poliziotti penitenziari. È importante che gli spacciatori non trasformino la detenzione in un business e che si lavori costantemente per garantire la sicurezza dei detenuti e del personale penitenziario.

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