La sparatoria avvenuta venerdì pomeriggio in piazza Galdi a Fuorni potrebbe essere l’inizio di una nuova indagine sullo spaccio di droga nella città di Salerno. Non ci sono indagati al momento, ma solo sospetti. La legge impedisce ai carabinieri di procedere in quanto le ferite riportate dalla vittima sono di lieve entità e serve una denuncia. Tuttavia, la vittima non ha intenzione di presentare un esposto contro il suo aggressore. Si sospetta che il contesto in cui è maturata la violenza sia quello del mondo della droga.

La scorsa notte i carabinieri hanno dovuto rilasciare un altro personaggio, anche lui con precedenti di droga, che in un primo momento era stato individuato quale responsabile dell’esplosione dei colpi in aria. Ma la pistola non è stata ancora ritrovata. La vittima dell’aggressione con il calcio della pistola, G.C., ha dei precedenti per spaccio di droga e, secondo le accuse della procura, avrebbe fatto parte a pieno titolo ad una holding dello spaccio di droga articolata in quattro gruppi legati tra loro a Salerno, nei Picentini e Piana del Sele con diramazioni che erano giunte fino all’Irpinia e alla Lucania.

C’è fermento in città sotto il profilo criminale. L’indagine sugli spari al Mulino Urbano in piazza Malta continua e già partendo da quell’episodio c’è qualcosa che non funziona negli equilibri criminali cittadini. Si potrebbe supporre che lo spaccio della droga sia nelle mani di due, al massimo tre, diverse organizzazioni. Se finora l’area interessata dagli spari sarebbe stata quella della zona orientale-rione Petrosino, ora c’è una nuova area di crisi che si sarebbe aperta tra Fratte e Matierno.

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