Le aree montane protette rappresentano un’opportunità di sviluppo e non di divieti. Questo è quanto affermato dal presidente del Parco del Partenio, Francesco Iovino, durante un incontro con gli studenti dell’Ic “De Sanctis” di Cervinara, alla presenza di importanti personalità come il Generale di Brigata Ciro Lungo, Comandante Regionale Carabinieri Forestali, il Colonnello Fernando Sileo, Comandante Provinciale di Avellino Carabinieri Forestali e i Comandanti di Stazione del Parco.
Il presidente di Legambiente Valle Caudina, Armando Ciardiello, ha condiviso queste parole, sottolineando come i giovani siano i maggiori interessati alle iniziative per la tutela ambientale. Sabatino Troisi, responsabile del Centro Ricerche e Studi del Partenio, ha invece evidenziato come anche comportamenti e atti involontari, come i cambiamenti di costumi e abitudini sociali, possano influire positivamente o negativamente sullo stato dell’ambiente.
Il Generale Ciro Lungo, invece, ha parlato delle azioni dei Carabinieri Forestali nel controllo e nella repressione degli atti illegali all’interno dell’area protetta, come lo sversamento di rifiuti o il furto di legna. Quest’ultimo reato, in particolare, può causare seri problemi sotto il profilo del rischio idrogeologico, venendo meno l’importante azione di contenimento svolta dalle radici degli alberi sui terreni declivi. Lungo ha anche ricordato il tragico evento avvenuto a Cervinara nel 1999, quando una valanga di fango e detriti causò la morte di quattro persone e diversi feriti, a causa della mancanza di contenimento del terreno.
In conclusione, è importante comprendere che le aree montane protette non sono solo un luogo da preservare, ma anche un’opportunità di sviluppo sostenibile per le comunità locali. È fondamentale lavorare insieme per proteggere e valorizzare questi territori, prevenendo atti illegali e promuovendo comportamenti virtuosi che rispettino l’ambiente.
