Un uomo di 45 anni di Torre del Greco è stato accusato di maltrattamenti in famiglia aggravati e continuati dal 2004 al 2021 ai danni della sua ex moglie e dei loro due figli minori. Secondo quanto emerso nel corso del processo, l’uomo avrebbe usato la violenza in modo sistematico, compiendo atti di estorsione per farsi consegnare parte del bonus maternità della moglie e arrivando addirittura a minacciare e picchiare i figli. La donna ha raccontato di essere stata pedinata fin sotto casa e di aver subito insulti e minacce anche dopo la fine della relazione. In un’occasione, durante un pranzo con i bambini, l’uomo avrebbe fatto un commento inappropriato sulla notizia di un femminicidio, dicendo che «fanno bene che le uccidono queste ragazze che vanno in giro a fare le t…, proprio come vostra madre».
Le vittime, assistite dall’avvocato Tommaso Ciro Civitella, si sono costituite parti civili dinanzi al tribunale di Torre Annunziata, dove si è svolta l’udienza decisiva. Durante il processo sono emersi numerosi episodi di violenza, tra cui colpi alla carrozzeria dell’auto, pedinamenti e videochiamate di minacce. Nonostante fosse già sottoposto al divieto di avvicinamento e di comunicare con le vittime che lo avevano denunciato, l’uomo avrebbe continuato a controllare il telefonino dei figli e a spiare i social dell’ex moglie. In una videochiamata, avrebbe detto alla figlia: «Devo fare una selezione e farvi estinguere come i mammut». La prossima udienza vedrà l’ascolto dei due bambini in modalità protetta.

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