Il Comune di Atrani si trova in una situazione di stallo da sette anni e mezzo per quanto riguarda il recupero di un locale commerciale di circa 120 mq in piazzale Marinella. Il locale era stato concesso in locazione negli anni ’60 a privati che pagavano un canone annuo di soli 140 euro, una cifra decisamente inferiore al valore di mercato considerando la posizione centralissima e la vista mare. Nel 2014, un anno prima della scadenza del contratto, l’amministrazione comunale ha avviato la procedura di sfratto per finita locazione, ma non è riuscita ad ottenere la liberazione spontanea del locale e ha dovuto procedere con un’azione giudiziaria che ancora non ha trovato una soluzione.
Questa situazione causa danni sia indiretti che diretti al Comune di Atrani e ai suoi cittadini. Infatti, l’Ente non può ottenere introiti derivanti dall’affitto del locale a prezzi più vicini a quelli del mercato attuale e deve sostenere tutte le spese del procedimento giudiziario, inclusa la perizia tecnica d’ufficio disposta dal giudice. Inoltre, la prima perizia è stata ritenuta insufficiente, il che ha causato ulteriori spese per il Comune di Atrani.
L’Assessore al Patrimonio Michele Siravo ha dichiarato che la situazione è ormai diventata kafkiana e che l’obiettivo dell’amministrazione comunale è la migliore gestione della cosa pubblica nell’interesse di Atrani. Per questo motivo, l’amministrazione ha inviato una dettagliata missiva alle maggiori autorità politiche e giudiziarie nazionali per segnalare l’irragionevole durata del contenzioso e chiedere un intervento immediato per evitare ulteriori danni al Comune.