Nove persone sono state condannate per la gestione di una piazza di spaccio nell’agro caleno, in particolare a Sparanise. Il giudice Emilio Minio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha inflitto complessivamente oltre 39 anni di carcere ai condannati.
La sentenza ha stabilito che Antonio De Rosa dovrà scontare 5 anni e 4 mesi di reclusione, Alessandro Iossa 6 anni e 6 mesi, Libero Capo 3 anni e 6 mesi, Biagio Cecere 3 anni e 2 mesi, Alessandro Raucci 4 anni e 2 mesi, Valerio Iossa 3 anni e 2 mesi, Vincenzo Di Paola 4 anni, Giuseppe Troise 5 anni e Armir Kurti 3 anni e 8 mesi. Inoltre, sono state inflitte multe tra i 10 ed i 24mila euro.
Le indagini hanno rivelato che gli imputati si rifornivano di droga dalle piazze di spaccio di Caivano, Capua e Castel Volturno per poi rivenderla nella zona di Sparanise. Gli accordi con gli acquirenti avvenivano attraverso un linguaggio criptico e in alcuni casi i pusher sostavano in piazza per soddisfare le richieste dei clienti. La droga veniva nascosta in diversi punti della città, anche con calamite attaccate ai cartelli stradali o all’interno di vasi di fiori.
Gli avvocati Salvatore Piccolo, Ignazio Maiorano, Giancarlo L’Arco, Nicola Leone, Carlo De Stavola, Francesco Lavanga e Domenico Dello Iacono hanno difeso gli imputati.