La storia che arriva dalla provincia di Salerno è quella di una giovane paziente dell’hinterland irpino che, in stato di shock emorragico, è stata portata in urgenza presso l’ospedale di Oliveto Citra. La donna aveva bisogno di un intervento per una gravidanza extrauterina misconosciuta e, nonostante la mancanza del reparto di ostetricia e ginecologia, è stata operata con successo grazie all’équipe medica formata da numerosi professionisti tra cui il dottor Pasquale Farina e l’equipe anestesiologica rianimatoria formata dal dottor Danilo De Divitis e Marilù De Prisco. Dopo l’intervento, la paziente è stata trasferita in rianimazione e seguita dal responsabile, dottor Alfonso d’Agostino, dove è tutt’ora ricoverata.

La storia, a lieto fine, è un esempio di eccellenza nella sanità, che mette in evidenza le grandi capacità delle equipe mediche del Salernitano e sottolinea l’importanza del presidio ospedaliero di Oliveto Citra, che garantisce supporto in emergenza, ma anche una consistente attività di elezione chirurgico-ortopedico di elevata complessità.

Nonostante questo, la segnalazione punta il dito contro una possibile imminente e significativa riduzione dell’attività chirurgica di elezione per mancanza di anestesisti rianimatori, per quiescenza e trasferimento degli stessi. Un dato che andrebbe a depotenziare l’ospedale, intaccando il già esiguo numero di personale.

È un appello unanime quello che arriva dal personale e dalla cittadinanza, che spera che non si debba più parlare di buona o mala sanità, ma di una sanità che funziona. E investire, ancora, nel nosocomio, per non depotenziare un’eccellenza.

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