Momenti di grande tensione si sono vissuti presso la casa circondariale di Avellino, dove un detenuto ha deciso di protestare salendo sul tetto dell’istituto. Secondo il segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, Donato Capece, il detenuto di origine napoletana, ubicato nella sezione ex art. 32, ha iniziato la protesta intorno alle 13:00, chiedendo di essere trasferito presso un altro istituto penitenziario della Regione.

Solo alle ore 15:30, grazie all’intervento e alla professionalità degli agenti di polizia penitenziaria, è stato possibile mettere in sicurezza il detenuto e ripristinare l’ordine e la sicurezza interna al reparto. Non sono ancora chiari i motivi della protesta, ma il fatto che si sia verificata è sintomatico del fatto che le tensioni e le criticità nel sistema dell’esecuzione della pena in Italia restano costanti.

Secondo Capece, è fondamentale dare corso a riforme davvero strutturali nel sistema penitenziario e dell’esecuzione della pena nazionale, a cominciare dall’espulsione dei detenuti stranieri, specie quelli che si rendono protagonisti di eventi critici e di violenza durante la detenzione. Nonostante i momenti di grande tensione, il direttore e il personale in servizio di Polizia Penitenziaria hanno saputo gestire al meglio la situazione, dimostrando la loro professionalità e il loro impegno per garantire la sicurezza all’interno della casa circondariale di Avellino.

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