Il dirigente medico del Moscati è stato prosciolto dall’accusa di tentata concussione nei confronti di una paziente. La vicenda risale al 2019 e si è conclusa martedì con un proscioglimento perché “il fatto non sussiste” disposto dal Gup del Tribunale di Avellino. L’accusa sosteneva che per avere un trattamento terapeutico non chirurgico presso il Moscati, la paziente avrebbe dovuto prima rivolgersi allo studio privato del medico. Tuttavia, la paziente avrebbe rifiutato di passare prima attraverso lo studio del medico e poi ottenere la terapia non chirurgica presso il Moscati. La difesa è riuscita a dimostrare che quella prevaricazione psicologica rispetto ad una persona che non avrebbe avuto alternative se non quella di aderire alla richiesta del medico in realtà non sarebbe mai avvenuta. Anche perche’ non ci sarebbe stata nessuna implicita rappresentazione di questo passaggio obbligatorio a livello di interposizione tra studio privato e ospedale. Ora si attendono le motivazioni della sentenza di proscioglimento deciso dal Gup. Per il medico dopo 4 anni di procedimento giudiziario arriva l’esclusione da una grave accusa.

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