Un detenuto del carcere minorile di Airola, in provincia di Benevento, è stato salvato dalla tempestività degli agenti di polizia penitenziaria dopo aver tentato il suicidio ingerendo detersivo. Grazie all’intervento immediato e decisivo degli agenti, il detenuto è stato portato in ospedale tramite il 118 e poi dimesso dopo una lavanda gastrica. Restano ignote le motivazioni che hanno portato il giovane a compiere un gesto estremo.

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha commentato l’accaduto sottolineando l’importanza della professionalità e attenzione dei poliziotti penitenziari nel prevenire questi tragici episodi. Nel corso degli ultimi 20 anni, infatti, la Polizia Penitenziaria ha sventato più di 23mila tentati suicidi e impedito quasi 175mila atti di autolesionismo che potrebbero avere nefaste conseguenze.

Il sindacato della Polizia Penitenziaria ha anche ribadito la necessità di espellere i chiusi stranieri, un terzo degli attuali presenti in Italia, per far scontare loro le pene nelle loro carceri. Inoltre, il Sappe ha chiesto la riapertura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari per i detenuti con problemi psichiatrici, sempre più numerosi nel circuito detentivo ordinario, anche minorile.

L’episodio avvenuto ad Airola dimostra l’importanza dell’attenzione e della professionalità degli agenti di polizia penitenziaria nella prevenzione del suicidio e dell’autolesionismo nei detenuti. È necessario continuare a investire in formazione e supporto psicologico per i detenuti, in modo da prevenire questi tragici episodi e garantire loro un percorso di recupero e reinserimento nella società.

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