La violenza negli stadi è un fenomeno purtroppo ancora presente in Italia. L’ultimo episodio si è verificato lo scorso 4 maggio a Varese, dove alcuni tifosi del Napoli sono stati aggrediti a suon di bottigliate e sassate. Tra di loro c’era anche una famiglia di Mondragone, che ha subito danni alla macchina e picchiata. Il capofamiglia ha raccontato che i suoi figli, un bimbo di 2 anni e una di 9 anni, sono rimasti sconvolti. Questo è un comportamento inaccettabile che non dovrebbe mai accadere.

Il sindaco di Varese, Davide Galimberti, ha prontamente condannato l’accaduto su Facebook, sottolineando che la città è una città di sport e tutti dovrebbero poter festeggiare la propria squadra senza subire aggressioni. In seguito, ha appeso una bandiera del Napoli al balcone del Comune per dimostrare la sua vicinanza alla famiglia aggredita.

È importante ricordare che lo sport dovrebbe essere un momento di aggregazione e di divertimento, non di violenza. È necessario che le istituzioni e le forze dell’ordine intervengano tempestivamente per prevenire questi episodi e punire i responsabili. Siamo tutti tifosi di una squadra, ma prima di tutto siamo cittadini e dobbiamo rispettare gli altri e le regole. Solo così potremo vivere lo sport in modo sano e positivo.

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