Il Giro d’Italia è stato oggetto di disapprovazione da parte di molti cittadini della Costiera Amalfitana, dopo il tragico incidente che ha portato alla morte del giovane Nicola Fusco lungo la strada di Castiglione-Ravello. Numerosi striscioni sono comparsi in varie zone della costa che saranno attraversate dalla corsa rosa nel pomeriggio. Alcuni sono stati collocati alle porte di Ravello, dove i ciclisti vedranno le prime vedute mozzafiato del cuore della Costiera, macchiate dalla tristezza per la tragedia che ha colpito la zona.

Anche i giovani di Agerola, coetanei di Nicola, hanno preparato e affisso striscioni per far luce sulla problematica lungo le strade del territorio, e non solo quelle attraversate dalla corsa. Inoltre, è stata annunciata una manifestazione di protesta spontanea e pacifica al Bivio di Vettica Minore della ex 366, “in segno di rispetto” per la scomparsa del giovane autista agerolese e per lanciare un segnale forte alle istituzioni che “non ne hanno avuto”.

La collettività della Costiera Amalfitana ha espresso l’esigenza di lanciare un segnale importante: il Giro d’Italia avrebbe dovuto cambiare percorso, in segno di rispetto verso la scomparsa del giovane autista agerolese e per far luce sul problema della scarsa sicurezza stradale. Infatti, il territorio ha già subito numerosi gravissimi incidenti stradali e la criticità sulle strade della Costiera Amalfitana si è mostrata con più prepotenza ed irruenza nel 2023.

Gli ingorghi verificatisi nei giorni festivi e di maggior affollamento, i rischi per l’emergenza sanitaria e le criticità strutturali di questo territorio, così come la presenza di strade in molti punti con carreggiate di larghezza non a norma o con i muretti di contenimento non sufficientemente alti e resistenti, sono problematiche sulle quali i cittadini della Costiera giudicano l’attenzione non più rinviabile. La sicurezza stradale deve diventare una priorità per le istituzioni, per garantire la sicurezza dei cittadini e dei turisti che visitano la zona.

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