Confronto tra manager e sindacati sulla questione della videosorveglianza nella Asl di Avellino. Il Segretario Generale della Cisl Fp Irpinia Sannio, Massimo Imparato, ha chiarito che il sistema di videosorveglianza installato non costituirà fonte di cognizione di prova ai fini disciplinari, a meno che le condotte oggetto delle riprese non integrino fattispecie di reato, come stabilito dall’art. 4 della legge 300/70. L’incontro tra sindacati e dirigente ha cominciato a chiarire la questione delle telecamere, ma al di là delle allusioni sulle motivazioni dell’installazione degli occhi elettronici, la norma è chiara riguardo alla sola finalità dell’impianto elettronico: salvaguardare la documentazione contenente dati personali del Titolare, la strumentazione elettronica e le dotazioni mobili presenti all’interno della sede, nonché beni di proprietà dei dipendenti e collaboratori, prevenendo atti vandalici e perseguendo fini di tutela di persona e beni rispetto a possibili aggressioni, furti, rapine e danneggiamenti. La videosorveglianza, quindi, non deve essere utilizzata per fini disciplinari, ma solo per garantire la sicurezza degli ambienti di lavoro.