La Procura di Napoli sta indagando sul crollo di un pino secolare che si è abbattuto sulla strada distruggendo un furgone in sosta a Posillipo due giorni fa. L’episodio ha spinto la Procura ad aprire un fascicolo per disastro colposo e per danneggiamento, nel tentativo di individuare eventuali responsabilità nel crollo dell’albero. Il sindaco Gaetano Manfredi ha sollevato il problema dei vincoli e dei progetti rimasti bloccati, sottolineando la necessità di superare i vincoli per piantare alberi diversi dal pino classico napoletano, che hanno radici superficiali che danneggiano le strade e sono facilmente attaccabili dai parassiti. Manfredi ha lanciato un ultimatum al sovrintendente, affermando che è arrivato il momento di decidere e che non possiamo tenere decine di milioni fermi e strade abbandonate per decidere se servono due pino o uno.

La sezione lavoro della Procura di Napoli sta verificando cosa è stato fatto per impedire il crollo di un albero che, solo per miracolo, non ha provocato conseguenze drammatiche. L’inchiesta fa riferimento anche ad altri episodi simili accaduti in questi mesi a Napoli, come quello avvenuto due mesi fa in piazza Cavour, dove un albero crollato ha distrutto un’auto. La fortuna è che giovedì scorso la strada fosse deserta, in quanto era prevista la tappa del giro d’Italia Napoli-Napoli. L’obiettivo investigativo è di acquisire mail, determine, segnalazioni a proposito dell’albero crollato e di convocare come persone informate dei fatti diversi soggetti istituzionali, come i responsabili del Comune, della Municipalità, della Sovrintendenza, ma anche dei dipartimenti di Agraria e di Architettura della università di Napoli, che sono stati coinvolti nell’analisi della tenuta di pini e altri alberi.

In conclusione, è necessario trovare una soluzione per evitare che episodi simili possano accadere in futuro, superando i vincoli e utilizzando i finanziamenti già stanziati per la sostituzione degli alberi non resilienti in ambiente urbano, come il pino classico napoletano, con alberi più adatti e resistenti.

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