Ischia: ritardi nelle indagini sulla frana di Casamicciola Terme

Sono passati quasi due mesi dalla tragedia di Casamicciola Terme, quando una frana causò la morte di 12 persone, tra cui quattro bambini, e provocò danni a numerosi edifici. Tuttavia, le indagini per fare luce sulle eventuali responsabilità e omissioni legate all’alluvione di Ischia del 26 novembre 2022 stanno subendo ritardi.

La Procura di Napoli ha infatti deciso di concedere altri 30 giorni di tempo per il deposito delle relazioni dei periti incaricati, il che significa che le conclusioni definitive delle indagini potrebbero essere ancora più lontane. Nel frattempo, molte persone continuano a vivere in situazioni precarie, come sfollati, in attesa che vengano riparati i danni causati dalla frana.

La tragedia si verificò all’alba, quando una pioggia torrenziale e incessante causò il distacco di una parte del Monte Epomeo, in località Celario-Santa Barbara del Comune di Casamicciola. Il fiume di fango travolse abitazioni e abitanti di via Celario e arrivò fino al mare. Tra le vittime, sorprese nel sonno dalla colata, vi erano anche quattro bambini. L’ultima vittima è stata individuata dopo undici giorni dalla catastrofe.

Molti hanno puntato il dito contro l’abusivismo e la mancata manutenzione delle presunte zone a rischio. Le indagini della polizia giudiziaria per disastro colposo sono coordinate dai sostituti procuratori Mario Canale e Stella Castaldo.

In attesa che vengano accertate le eventuali responsabilità, è importante che vengano messe in atto tutte le misure necessarie per prevenire future catastrofi di questo tipo. La sicurezza dei cittadini deve essere sempre al primo posto, e non si può permettere che tragedie come quella di Casamicciola Terme si ripetano.

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