Dieci tifosi della Scafatese sono indagati per i fatti accaduti il 5 marzo a Sarno, prima della partita contro il San Marzano Calcio, durante la quale sono stati lanciati petardi e fumogeni contro i tifosi avversari. Quattro di loro sono già stati processati con il rito immediato, mentre gli altri sei sono stati conclusi a piede libero. Tutti sono accusati di possesso di oggetti utilizzati come armi, di materiale esplodente e lesioni. Durante le fasi di afflusso allo stadio, un gruppo di 15 ultras della Scafatese ha raggiunto l’ingresso del settore dedicato ai sostenitori del San Marzano, uscendo dai veicoli con volto travisato e muniti di mazze, per lanciare petardi e fumogeni contro i tifosi locali. Il bilancio è stato di tre persone ferite, di cui due medicate in campo ed una in pronto soccorso. Le indagini sono state condotte dalla Digos di Salerno e dal commissariato di polizia di Sarno, coordinati dalla procura di Nocera. Attraverso l’analisi delle immagini del sistema di videosorveglianza e delle riprese del Gabinetto Provinciale di Polizia Scientifica, l’organo inquirente ha ottenuto l’arresto dei primi quattro tifosi. Ai fini investigativi sono state effettuate diverse perquisizioni, nel giorno stesso dell’applicazione delle misure cautelari. Gli altri sei tifosi coinvolti nell’inchiesta hanno concluso l’indagine. Il processo per i quattro ultras comincerà a giugno, mentre è probabile che anche per i restanti indagati sarà emesso un Daspo da parte della Questura che vieterà loro di assistere alle partite per un periodo di tempo. La difesa ha contestato il processo di identificazione svolto attraverso l’analisi di alcuni video acquisiti dalla polizia.

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