Tragedia a Napoli: morta una donna dopo aver ingerito funghi velenosi durante un pranzo di famiglia. La donna non è stata l’unica ad avere problemi di salute, infatti altri quattro familiari sono ricoverati al Cardarelli. Uno dei parenti, un uomo di 55 anni, aveva raccolto i funghi in una delle aiuole dell’ospedale Monaldi, credendo che fossero porcini. Dopo averli fatti visionare da un fruttivendolo, la madre dell’uomo li ha cucinati in padella e li ha serviti ai familiari, tra cui una zia anziana di 92 anni. Tutti hanno iniziato ad accusare nausea e dissenteria, ma la situazione è precipitata quando la zia è stata ritrovata morta nel suo letto.

L’uomo che aveva raccolto i funghi e i suoi familiari sono stati portati al Centro Antiveleni del Cardarelli di Napoli, dove due persone sono ricoverate in Terapia Intensiva. Il fungo raccolto è stato identificato dalla Asl Napoli 1 Centro come Amanita verna, una specie mortale. Il direttore generale della Asl ha sottolineato l’importanza di sensibilizzare i raccoglitori di funghi sulla pericolosità di consumare funghi di sospetta determinazione.

Questa tragedia ci ricorda l’importanza di prestare attenzione a ciò che mangiamo e di non sottovalutare i rischi legati alla raccolta di funghi. È fondamentale avere la certezza della commestibilità dei funghi prima di consumarli. La raccolta di funghi è un’attività molto diffusa in Italia, ma è importante farlo con prudenza e con la giusta conoscenza delle specie commestibili e non commestibili. La sicurezza alimentare è un diritto di tutti e dobbiamo fare la nostra parte per tutelarla.

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