Una 30enne di Benevento è stata chiamata in causa dalla Procura per truffa, in quanto avrebbe incassato il reddito di cittadinanza per un anno con un importo superiore a quello dovuto, omettendo di dichiarare che il suo compagno era detenuto. La donna, difesa dall’avvocato Antonio Leone, aveva presentato la domanda nel novembre del 2020, ma secondo gli inquirenti non aveva specificato la condizione del convivente. Questo avrebbe fatto sì che l’importo del sostegno fosse superiore di 200 euro al mese. La 30enne avrebbe indebitamente percepito 2600 euro per dodici mesi. L’udienza preliminare si è svolta questa mattina e la decisione del gup Vincenzo Landolfi è attesa nelle prossime ore. La violazione della legge istitutiva della misura ha portato alla richiesta di processo per truffa.