Nuovi resti sono stati scoperti durante gli scavi nell’Insula dei Casti Amanti a Pompei. Gli scheletri, trovati in un ambiente di servizio, erano probabilmente di due uomini di almeno 55 anni, morti a causa del crollo di parti dell’edificio durante un terremoto che ha preceduto l’eruzione del Vesuvio. Inoltre, sono state trovate sei monete e cinque elementi in pasta vitrea identificabili come vaghi di collana. Il Direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel, ha sottolineato come le tecniche moderne di scavo aiutino a comprendere meglio la tragedia dell’eruzione del 79 d.C. e la dimensione umana della stessa. Nella stanza in cui sono stati trovati i corpi, sono emersi anche alcuni oggetti, tra cui un’anfora verticale e una collezione di vasi, ciotole e brocche. Sono stati anche scoperti i danni subiti da due pareti a causa dei terremoti che hanno preceduto l’eruzione. La scoperta dimostra ancora una volta l’importanza di continuare le attività scientifiche di indagine e di scavo a Pompei, che è un immenso laboratorio archeologico che negli ultimi anni ha ripreso vigore, stupendo il mondo con le continue scoperte portate alla luce e manifestando l’eccellenza italiana in questo settore.

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