Il carcere di Avellino è in preda al caos. Il Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria (SAPPE) ha chiesto l’assegnazione urgente e straordinaria di un contingente del Gruppo Operativo Mobile (GOM) della Polizia Penitenziaria per fronteggiare le criticità operative del Reparto irpino, denunciate dal SAPPE in più occasioni. Il segretario generale del SAPPE, Donato Capece, ha reso noto l’ultimo “bollettino di guerra” sui fatti avvenuti nella Casa circondariale. Un detenuto maghrebino ubicato al Reparto Isolamento è riuscito, sfuggendo ai controlli, ad uscire fuori dal Reparto e ha poi protestato senza valide motivazioni. Poco dopo, un altro detenuto di origini baresi ha cercato di aggredire il medico di turno impugnando il manico di una scopa. Nel primo pomeriggio, un terzo detenuto ha minacciato con un estintore gli Agenti di Polizia Penitenziaria e ha scaricato la schiuma dell’estintore sul viso dell’ispettore di Sorveglianza Generale e di altro personale intervenuto in soccorso. Il personale ferito è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso per le dovute cure. Il SAPPE ha sollecitato provvedimenti straordinari a supporto del personale della Casa circondariale e chiesto l’incremento dell’organico del carcere per meglio organizzare l’operatività del personale. La richiesta di inviare a Avellino personale del GOM va in questa direzione. Capece ha anche rammentato l’inqualificabile episodio avvenuto nel corso dell’ultima manifestazione del SAPPE che si era tenuta davanti al carcere irpino, lo scorso 7 febbraio, durante la quale un Assistente della Polizia di Stato aveva chiesto i documenti mentre parlava al megafono. Nonostante tutte le garanzie che la Carta costituzionale prevede sul diritto di manifestare, il SAPPE era stato intimidito mentre chiedeva ordine e sicurezza in carcere.

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