Ieri pomeriggio, due uomini algerini con precedenti di polizia e irregolari sul territorio nazionale, sono stati arrestati dai Falchi della Squadra Mobile in corso Umberto I a Napoli. Durante un servizio di contrasto ai reati predatori, i poliziotti hanno notato i due uomini seguire una donna e uno di loro l’ha strattonata, mentre l’altro le ha aperto la borsa sottraendole il telefono. I due si sono dati alla fuga in direzione di piazza Garibaldi, ma sono stati raggiunti e bloccati dai poliziotti, che hanno trovato in loro possesso il telefono che è stato restituito alla vittima. R.O. e M.K., di 39 e 57 anni, sono stati arrestati per rapina aggravata e denunciati per ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato.

Nella stessa giornata, gli agenti del Commissariato Scampia hanno arrestato un 21enne napoletano per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Durante un servizio di controllo del territorio in via Teano, gli agenti hanno notato due persone aggirarsi con fare sospetto e una di esse ha tentato di eludere il controllo entrando in un appartamento, ma è stata raggiunta e bloccata. L’uomo è stato trovato in possesso di 610 euro, mentre nell’abitazione sono state ritrovate 3 buste contenenti circa 350 grammi di marijuana, 2 pezzi di hashish del peso complessivo di circa 100 grammi, 3 involucri contenenti circa 25 grammi di cocaina, un tagliere e due coltelli intrisi di sostanza stupefacente, 3 bilancini di precisione e diverso materiale per il confezionamento della droga.

Sempre nella stessa giornata, un 23enne napoletano è stato denunciato per porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale, durante il servizio di controllo del territorio in piazza Vittoria, hanno controllato due persone e trovato una di esse in possesso di un coltello a serramanico della lunghezza di 10 centimetri.

Infine, gli agenti della Squadra Mobile hanno arrestato un 35enne di Melito di Napoli, destinatario di un ordine di esecuzione per la carcerazione emesso lo scorso 10 maggio dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Venezia – Ufficio Esecuzioni Penali, poiché condannato alla pena di 4 anni di reclusione e all’interdizione dai pubblici uffici per 5 anni per il reato di violenza sessuale di gruppo, commessa a Venezia nel 2008.

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