Il penitenziario di Avellino è attualmente in preda al caos a causa di una rivolta dei detenuti del reparto dei “comuni” delle ali A e B. I detenuti hanno preso il controllo dell’intero reparto e si stanno organizzando con olio bollente e altro materiale per offendere il personale di polizia penitenziaria. Il segretario generale del sindacato autonomo polizia penitenziaria, Donato Capece, ha denunciato che il carcere è fuori controllo da mesi e ha chiesto l’assegnazione urgente di un contingente del gruppo operativo mobile (Gom) della polizia penitenziaria per fronteggiare le criticità operative del reparto irpino.
L’appello del Sappe al ministro della giustizia Nordio ed al capo del Dap Russo è quello di assumere con urgenza provvedimenti straordinari per fronteggiare la situazione in atto e dare concreto supporto del personale della casa circondariale. Circa 50 detenuti sono coinvolti nella rivolta e hanno preso il controllo dell’intero reparto situato al primo piano lato destro. Due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti ed accompagnati in ospedale.
La scintilla che ha scatenato la rivolta sembra essere la contestazione da parte degli agenti di polizia penitenziaria di alcuni provvedimenti disciplinari nei confronti dei detenuti che nei giorni scorsi hanno aggredito il personale penitenziario e danneggiato alcune celle e l’infermeria. L’ultimo evento riguarda un detenuto che ha tenuto in ostaggio il dirigente medico in servizio nel penitenziario mentre un altro ha ferito due poliziotti in un’altra ala del carcere.
Il sindacato Fp Cgil Campania per la polizia penitenziaria denuncia l’inerzia del Ministro e del capo Dap, dei quali non si hanno notizie delle loro iniziative praticamente da quando si sono insediati. Si auspica che la rivolta rientri al più presto senza alcun altro ferito. Sul posto stanno intervenendo carabinieri e polizia in tenuta antisommossa provenienti da Napoli. La situazione è ancora in corso e si spera che possa essere risolta al più presto.