Il recente episodio di rivolta nel carcere di Avellino ha scatenato la preoccupazione del segretario generale della Cgil di Avellino, Franco Fiordellisi, che ha chiesto risposte urgenti dal Ministro. Fiordellisi ha sottolineato come i luoghi di costrizione siano lo specchio di uno Stato, della civiltà e della democrazia, e come sia urgente una svolta che supporti il personale dipendente e la polizia penitenziaria e dia risposte dignitose e civili ai detenuti.

Inoltre, Orlando Scocca, Fp Cgil Campania per la polizia penitenziaria, ha spiegato che i detenuti hanno preso il controllo del reparto situato al primo piano lato destro e che due agenti della polizia penitenziaria sono rimasti feriti ed accompagnati in ospedale. Sembrerebbe che la scintilla che abbia scatenato la rivolta sia la contestazione da parte degli agenti di polizia penitenziaria di alcuni provvedimenti disciplinari nei confronti dei detenuti che nei giorni scorsi hanno aggredito il personale penitenziario e danneggiato alcune celle e l’infermeria.

È quindi urgente che il Governo dia risposte precise e urgenti a questa situazione, che mette in evidenza la difficile condizione in cui si trovano sia i lavoratori e dipendenti delle strutture carcerarie, sia le condizioni di vita dei detenuti. È necessario un intervento deciso per garantire la sicurezza di tutti e per migliorare le condizioni di vita dei detenuti, in modo che possano essere trattati con dignità e rispetto. Solo così si potrà restituire ai luoghi di costrizione la loro funzione di rieducazione e di reinserimento sociale, che è l’obiettivo principale del sistema penitenziario.

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