L’inchiesta antiassenteismo all’Asl di Montesarchio continua ad avanzare e, dopo gli ultimi interrogatori, il Gip dovrà decidere se applicare la sospensione dai pubblici uffici chiesta dalla Procura. Uno dei medici convocati si è difeso, precisando di non essere un dipendente dell’Asl, ma un professionista convenzionato che le assenze contestate erano dovute alle visite domiciliari eseguite. Gli altri tre indagati si sono invece avvalsi della facoltà di non rispondere, rilasciando in alcuni casi dichiarazioni spontanee e depositando memorie, tutti difesi da avvocati. La Procura ipotizza la truffa attraverso l’uso improprio del badge per l’accesso e l’uscita dal luogo di lavoro. Ora spetta al giudice decidere come procedere in questa inchiesta che coinvolge diciotto persone.

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