Tragedia di Ravello: 18 indagati per omicidio colposo e violazione delle norme su salute e sicurezza sul lavoro
La morte di Nicola Fusco, il 29enne di Agerola tragicamente scomparso il 8 maggio in seguito all’incidente del bus della società di famiglia a Ravello, ha portato all’iscrizione di 18 persone nel registro degli indagati. Tra questi figurano dirigenti, funzionari e tecnici che, in passato o attualmente, hanno avuto responsabilità presso la Provincia di Salerno e si sono occupati della gestione della pericolosa tratta stradale. Anche i familiari di Nicola, il padre e la sorella, in qualità di titolare e direttore della società proprietaria dell’autobus, la “Società Autoservizi Fusco Nicola & C.”, risultano indagati come entità giuridica. Le accuse ipotizzate includono il concorso di cause, la cooperazione nel delitto colposo e l’omicidio colposo. Per quanto riguarda la società, viene ipotizzato un reato amministrativo, che riguarda la presunta violazione delle norme sulla salute e sicurezza sul lavoro. Gli altri componenti della famiglia, la madre di Nicola e le altre due sorelle, risultano come persone offese. Si terranno l’esame autoptico sul corpo del 28enne e le operazioni di rimozione del bus da undici giorni in Via Valle del Dragone.