La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso del Procuratore generale della Corte d’appello di Napoli riguardo alla sentenza di secondo grado del 4 aprile 2022. La sentenza aveva assolto Gianfranco Caligiuri, Alfonso De Nardo, Mario Hubler, Giuseppe Pulli e Sabatino Santangelo dal reato di concorso in disastro colposo derivante dagli interventi di bonifica realizzati sul sito di interesse nazionale di Bagnoli-Coroglio. La decisione della Corte di Cassazione significa che i cinque imputati dovranno affrontare un nuovo processo. L’intera vicenda riguarda la bonifica di un sito inquinato a Napoli, che avrebbe causato la morte di diverse persone. La decisione della Corte di Cassazione rappresenta un passo avanti nella ricerca della giustizia per le vittime e le loro famiglie. La bonifica dei siti inquinati è una questione importante per la salute pubblica e la salvaguardia dell’ambiente, e gli imputati dovranno rispondere delle loro azioni. La Corte di Cassazione ha dimostrato la propria determinazione nell’assicurare che la giustizia sia fatta e che gli imputati siano chiamati a rispondere delle loro azioni. Questo è un messaggio forte per tutti coloro che pensano di poter agire al di sopra della legge e di mettere in pericolo la salute delle persone e dell’ambiente. La decisione della Corte di Cassazione dimostra che la giustizia non può essere elusa e che i responsabili devono essere chiamati a rispondere delle loro azioni.

Articolo precedenteGelosia fatale a Quarto: donna accoltella il convivente
Articolo successivoIschia: l’inciviltà minaccia la bellezza dell’isola

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui