Due persone, padre e figlio, sono stati condannati per la rapina commessa ad aprile dell’anno scorso a Pontecagnano Faiano ai danni di un giovane nigeriano. Il ragazzo è stato aggredito con calci e pugni e derubato della sua bicicletta elettrica. La sentenza è stata emessa dai giudici della prima sezione penale che hanno inflitto 7 anni e mezzo di reclusione al figlio di 19 anni, già noto alle forze dell’ordine per i suoi precedenti, e 3 anni e 4 mesi al padre di 60 anni.

La vicenda risale all’aprile dello scorso anno, quando padre e figlio hanno aggredito il giovane straniero mentre era in sella alla sua bicicletta in località Sant’Antonio. Il nigeriano è stato colpito con calci e pugni e abbandonato sanguinante in strada. Fortunatamente, alcuni passanti hanno dato l’allarme e hanno prestato i primi soccorsi al giovane in attesa dell’arrivo del 118. Gli agenti della polizia municipale e i soccorritori sono giunti sul posto e hanno trasportato il 30enne al pronto soccorso dell’azienda ospedaliera San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, dove è stato preso in cura dai sanitari.

I due aggressori sono stati individuati grazie alle telecamere presenti nella zona che hanno immortalato le scene della rapina. Il processo si è concluso l’altra mattina con la sentenza di condanna a carico di padre e figlio. Il giovane di 19 anni, finito dietro le sbarre, ha pesato i suoi precedenti, tanto che la condanna è stata inflitta in continuazione. Inoltre, è stato condannato anche al pagamento di una multa di 2.700 euro, alle spese processuali e di mantenimento in carcere. Per ogni detenuto, la cifra è di 3 euro e 62 centesimi al giorno.

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