Il Comune di Caserta si trova in una difficile situazione giudiziaria con il Demanio e il Ministero delle Finanze che chiedono il pagamento di 14 milioni e 143mila euro di canoni non versati per l’occupazione del parcheggio di piazza Carlo di Borbone tra il 2001 ed il 2017. La questione risale agli anni ’70 quando l’Agenzia del Demanio concesse in uso al Comune la piazza con l’obiettivo di utilizzarla come pubblici giardini. Tuttavia, il Comune avrebbe violato gli obblighi contrattuali e i divieti di legge realizzando un parcheggio sottostante la piazza e affidandone la gestione alla Cogein senza l’adozione di procedura ad evidenza pubblica. L’Agenzia del Demanio avrebbe inviato più volte richieste di regolarizzazione dei rapporti, ma senza successo. Nel 2017 l’area è stata trasferita al Comune di Caserta, ma il Demanio ha citato in giudizio il Comune e l’Organo Straordinario di Liquidazione per il pagamento dei canoni non versati. Il Comune ha dichiarato il dissesto finanziario nel 2018 e la Commissione Straordinaria ha determinato un’indennità per l’occupazione dell’area sottostante la piazza, ma il Demanio ha rivendicato la somma di 14 milioni e 143mila euro. Il Comune si è costituito in giudizio con l’avvocato Perone per resistere alla richiesta. Inoltre, il Comune si costituirà anche nel ricorso sulla sospensiva dello sgombero richiesta da Cogein. La situazione giudiziaria del Comune di Caserta appare molto complicata e potrebbe portare a conseguenze economiche pesanti per l’Ente.

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