I Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli hanno eseguito questa mattina un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali nei confronti di 33 persone, gravemente indiziate dei reati di detenzione e cessione illecita di sostanze stupefacenti. L’ordinanza è stata emessa dal G.I.P. del Tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura della Repubblica. Nove indagati sono stati posti in custodia cautelare in carcere, 13 in arresti domiciliari, 7 con lo strumento di controllo del braccialetto elettronico, 7 con il divieto di dimora in provincia di Napoli e 4 con l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

L’attività d’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Sorrento e coordinata dalla Procura della Repubblica, ha scoperto l’esistenza di una fiorente piazza di spaccio di sostanze stupefacenti attiva nel centro di Vico Equense e utilizzata per la distribuzione della droga nei diversi Comuni della costiera sorrentina. L’attività investigativa ha consentito di raccogliere gravi indizi di colpevolezza nei confronti dei soggetti destinatari del provvedimento coercitivo, documentando più di mille episodi di spaccio di sostanze stupefacenti.

Le indagini hanno permesso di identificare i fornitori di droga operativi nel rione “Penniniello” di Torre Annunziata, nell’area Stabiese e nel centro di Napoli, dai quali i pusher acquistavano lo stupefacente da rivendere in Penisola Sorrentina. A riscontro delle condotte illecite monitorate, nel corso delle indagini, venivano tratte in arresto tre delle persone destinatarie del provvedimento restrittivo odierno, colte nella flagranza del reato di cessione illecita di sostanza stupefacente.

Le misure cautelari sono state eseguite nei confronti di 31 dei 33 indagati destinatari delle stesse, mentre due degli indagati non sono stati rintracciati in quanto si trovano all’estero. L’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale di Napoli ha permesso di smantellare una pericolosa rete di spaccio di droga, proveniente da diverse zone della Campania, che aveva radici profonde in Penisola Sorrentina.

Articolo precedenteIl processo per l’omicidio di Nicola Zeppetelli: la richiesta di condanna per Maglione e Moscatiello
Articolo successivo31 anni dalla strage di Capaci: la memoria di Falcone e Borsellino a Salerno

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui